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Dal benzinaio

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La vita è il primo tradimento

ripetè il benzinaio con la pistola in mano

stanotte vengo da te mascherato da rogo pensò a bavero alzato

persuaso di aver il coltello dalla parte del manico

l'adescato

tanto fu lo stupore quando si accorse

che fu lei a tagliargli le vene che ancora torno dai tuoi polsi

sto li a calzarne i passi, per ore; bevi per la prole

la tua dinastia sarebbe propaganda elettorale

per il prossimo sindaco venuto dal mare

tacchi a spillo e pacca sul sedere 

andare a lavorare ma dove?

qui chiudono le fabbriche nessuno compra più le case

eppure le rose te l'ho portate 

le ho fatte uscire dalla pensione di mia madre

eh? Disoccupato si disoccupato

quasi quarant'anni e mi faccio ancore le canne

ma non ti fanno male con le medicine che prendi per il culo?

La condotta è plausibile fin tanto che matura

ma io nemmeno a pensarne

ambisco alla dittatura del proletariato

con in bocca le parole di mio padre

e il suo dopobarba da poco

è morto? si di cancro

mi ricordo la sua voglia di cappelli colorati

sulla carrozzella a farci un giro per i corridoi dell' ospedale

e avevavamo già paura da saltare in aria

Branca Branca Branca Leon Leon Leon dal letto al bagno portando la stampella

e quei discorsi su Gramsci uscendo dal bosco all' alba.

Vado al cimitero per non dimenticarne mai la faccia

le bandiere rosse dietro, prima lo stesso sguardo triste mio e della nonna

non l'avrebbe mai confessato ma alla sua età si sarebbe preso

ancora una seggiata al posto mio costole e tutto

come fai a non pensarci che ti sentivi diciott'anni?

e il corpo rispondeva ai comandi docile

Ti do una pulita al vetro? e si riparte

a fari accesi per non fargliela facile al buio della notte

 

 

 Lorenzo Mullon - 05/03/2014 15:43:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Ahhh, gli alberi antichi...

 Adielle - 05/03/2014 10:23:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Ho un amico fissato coi profumi e mi prende sempre in giro per quelli che porto io, regalo di nipoti o riesumati dalla corteccia di alberi antichi che hanno il nome di mio padre. Ciao Lorenzo.

 Lorenzo Mullon - 05/03/2014 07:56:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

La dittatura del dopobarba (di marca), per tutto il giorno l’odore non si stacca

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